Dopo essersi liberata Claire continuò ad attaccare con la Spada fulminea riuscendo ad avvicinarsi sempre di più alla parte vitale dell'avversaria sino al momento in cui il braccio di Irene non le permise di tenere in mano la spada. Ofelia capì che il braccio era troppo forte per Claire e che la proprietaria originaria fosse la guerriera che l'aveva messa k.o. precedentemente, tuttavia anziché attaccare la numero 47 che era rimasta momentaneamente inerme decise di concentrare tutta la sua umanità nell'estremità della coda e di fare un nuovo gioco. Il gioco consisteva nell'affrontare la parte spaventosa del suo corpo prima di raggiungere la sua parte umana per poi ucciderla. Claire accettò per filo e per segno le regole del gioco evitando mosse più astute come dei balzi per raggiungerla direttamente.
Mentre le veniva distrutta parte della sua coda, Ofelia si preoccupava del vuoto incolmabile che Claire avrebbe lasciato qualora avesse perso lo scontro ma poco dopo si rese conto di quello che stava dicendo e le ritornarono in mente i ricordi riguardanti il fratello maggiore che si sacrificò per salvarla. Ad un certo punto, data la lentezza di Claire nel raggiungerla, decise di trafiggerla con numerosi tentacoli dopodiché la incoraggiò a fare di meglio e così Claire ebbe la forza di distruggere la parte mancante del suo corpo e di raggiungerla. A quel punto Ofelia si congratulò e pregò l'avversaria di darle il colpo di grazia per evitare che si riprendesse. Improvvisamente i ricordi del passato riaffiorarono nella mente di Ofelia la quale era felice di raggiungere suo fratello.
